Convento Santuario del Volto Santo

Via Cappuccini, 26
65024 Manoppello (PE)

085 859118

ORARIO SANTE MESSE

Orario estivo
Festivi: 07:30, 09:00, 10:00, 11:00, 17:30
Prefestivi: 07:15, 17:30
Feriali: 07:15

Orario invernale:
Festivi: 07:30, 09:00, 10:00, 11:00, 16:30
Prefestivi: 07:15, 16:30
Feriali: 07:15

Il Convento

Il Convento dei Frati Cappuccini di Manoppello sorge sul colle Tarigni, poco più in alto del centro storico, in una invidiabile posizione, da dove vi si può godere una visuale fino al mare Adriatico. Intorno c’è un terreno di circa 10 ettari con un casolare adibito ad accogliere gruppi di persone che desiderano vivere un momento di preghiera, silenzio e riposo, circondato da un piccolo bosco di querce, vari alberi da frutta e circa 150 piante di olive. Un piccolo orto sorge davanti la cucina e c’è un ampio cortile per parcheggiare le autovetture. Il convento è direttamente collegato con il santuario nel quale si venera il Volto Santo di Gesù, che gli studiosi fanno risalire al Sudario che nella tomba gli era stato posto sul volto. Il 1° settembre 2006 il santuario è stato visitato da Papa Benedetto XVI, e da quel momento è diventato un santuario internazionale, ricevendo dallo stesso pontefice il titolo di “Basilica minore”. Il santuario, rappresenta un centro spirituale non solo della diocesi di Chieti-Vasto, ma anche di tante altre realtà ecclesiali d’Abruzzo, d’Italia e del mondo. Adiacente la chiesa è situata la Casa del Pellegrino, una struttura ricettiva in cui molti devoti trascorrono giorni di spiritualità vicini al Volto Santo. I frati si dedicano principalmente all’accoglienza dei pellegrini, alla predicazione per diffondere la devozione al Volto Santo e soprattutto al ministero della Riconciliazione. Inoltre alla fraternità è stata affidata, da qualche anno, la Parrocchia di San Nicola di Bari situata nel centro storico di Manoppello mentre nel periodo estivo un frate riapre le porte del Convento di Caramanico Terme, mettendo a disposizione la struttura a religiosi e religiose che necessitano di fare le cure termali e alle parrocchie che organizzano campi scuola.  Inoltre a giorni alterni i frati svolgono il servizio di cappellani presso le Suore Francescane di Gesù Bambino in Roccamorice. Non mancano anche occasioni per un aiuto alle parrocchie vicine.

La Storia

L ‘anno 1616 l’ “Università” di Manoppello, a mezzo del barone Fabrizio de Fabritiis, chiedeva ed otteneva la presenza dei frati cappuccini, i quali nel 1620 fecero costruire sul colle Tarigni convento e chiesa con tanta alacrità che già nel 1626 una comunità vi svolgeva pieno ritmo di vita regolare.

Nel 1638 il dott. Donato Antonio de Fabritiis donò ai frati il misterioso velo del Volto Santo, che venne collocato in una piccola nicchia a destra dell’altare maggiore.

Nel 1646 fu approvata e sottoscritta la “Relazione storica” di padre Donato da Bomba sulla venuta del Volto Santo a Manoppello.

Nel 1686 si costruì la prima cappella con altare e tabernacolo, in cui venne posto il Velo prodigioso.

Nel 1703 si iniziò a celebrare la festa del Volto Santo il giorno 6 agosto, festa della Trasfigurazione del Signore.

Il 6 settembre 1811 i religiosi furono espulsi dal loro Santuario (il velo del Volto Santo fu affidato alle monache Clarisse), ma vi rientrarono il 16 maggio del 1816.

Il 27 dicembre 1858 il convento di Manoppello fu costituito casa di noviziato.

Ma in forza delle successive leggi di soppressione, il 27 dicembre 1866 i frati cappuccini furono nuovamente costretti a lasciare il convento per tornarvi definitivamente alcuni mesi dopo, il 27 ottobre 1867.

Nel 1876 una parte dell’orto del convento venne adibito a cimitero cittadino.

Nel 1906 ebbe inizio la pubblicazione del periodico “Il Volto Santo di Manoppello”.

Nel 1923 fu eretto il nuovo tempietto e l’altare maggiore.

Nel 1926 il convento fu scelto a sede del seminario serafico “San Michele Arcangelo”; era stato in antecedenza anche luogo di noviziato.

Nel 1965 il santuario fu ampliato con un prolungamento di circa 15 metri e la facciata prese l’aspetto attuale.

Nel 1966 i frati abitarono il nuovo convento ricostruito dalle fondamenta in luogo del precedente e nel 1970 si inaugurò la “Casa del pellegrino” adiacente al santuario, con albergo e ristorante.

Nel 1994 è stato rinnovato il presbiterio della Chiesa, la quale nel contempo si è arricchita di un’artistica Via Crucis ad alto rilievo in pietra locale e di un nuovo impianto di illuminazione studiato e realizzato a regola d’arte. Nel medesimo anno viene acquistato un ampio terreno, attiguo al convento, con casa per incontri e ritiri, detta “Casa del Volto Santo”.

Nel 2006, il 1° settembre, uno straordinario avvenimento: il Papa Benedetto XVI visita il Volto Santo, accrescendo la popolarità al santuario, e dichiara la chiesa “basilica minore”.

Nel 2007 la porta centrale viene arricchita con pannelli di bronzo. Nello stesso anno viene fatto un convegno sul Volto Santo presso l’Università di Chieti.

Nel 2016 viene rinnovato l’arredo dell’altare con un nuovo ambone in onice africano, una base per il Cero pasquale con fregi istoriati di svariati colori con vetro soffiato, una nuova sede per il presidente in marmo bianco con lo schienale istoriato con vetro soffiato e sedili in marmo per concelebranti.

Nel 2018 viene modificato l’altare maggiore centralizzandolo nel presbiterio, riducendolo ai lati per proporzionarlo al nuovo assetto.

Nel 2017 è stata realizzata la “Sala San Damiano”, multiuso, per conferenze, e in caso di necessità per celebrazioni eucaristiche, dotata di attrezzature audio e video, nuova illuminazione, impianto di riscaldamento e di refrigerazione e nuove poltrone.

Nel 2019 è stata realizzata una nuova sacrestia, utilizzando un locale inutilizzato dietro il coro, di una superficie di circa 50 metri quadrati, dotata di armadi disposti tutto intorno, molto capienti. Al centro un grande tavolo multiuso. La luce è data da un sistema led e da una grande vetrata istoriata su cui è impresso un artistico Crocifisso.

Nel 2020 é stata realizzata una cappella a fianco della navata laterale destra, nei locali della ex cucina dell’albergo, della capienza di circa 100 persone, da poter utilizzare come alternativa alla chiesa per celebrazioni di gruppi in contemporanea e fungere da cappella invernale.