Via Cappuccini
06038 Spello (PG)

0742 264431

ORARIO SANTE MESSE

Convento
Festivi: 09:30
Feriali: 07:40

Collepino
Festive: 11:00

La Storia

La presenza dei cappuccini a Spello risale al 1559, quando fu loro affidato un piccolo eremo dedicato a S. OnofrioNel 1623 per volere degli spellani, la comunità dei cappuccini si trasferì nell’attuale complesso di S. Severino, antica rocca della città, anticamente abitata dai silvestrini e divenuta in seguito proprietà della famiglia Venanzini. Nella chiesa di San Severino fu parroco il Beato Andrea da Spello, prima di entrare dai minori conventuali. Dopo le varie soppressioni, fu riacquistato nel 1897 e riaperto circa nel 1920. Sede saltuariamente di studentato, e nell’anno scolastico 1948-49, del ginnasio superioreNel 1955, per opera di P. Francesco da Montecchio, fu trasformato in “Casa Francescana della Carità”, comunemente conosciuto come “Oasi della fanciulla”, per offrire alle ragazze della montagna e della campagna una formazione religiosa, culturale e artigiana. Nel 1979 dal Capitolo provinciale fu destinato come casa di accoglienza vocazionale e successivamente di postulatoInteramente restaurato, in seguito al sisma del 1997, il 1 novembre 2016 il convento viene riaperto e si costituisce una nuova fraternità internazionale, aderendo al progetto “San Lorenzo da Brindisi”. I frati sono di nazionalità diverse e lo stile di vita è proprio della nostra tradizione cappuccina: celebrazione integrale dell’ufficio divino in fraternità e lavoro svolto senza personale esterno. La casa offre anche il servizio provinciale di prima accoglienza per giovani in discernimento vocazionale e per i frati dell’Ordine, che chiedono di trascorrere periodi di tempo con noi. La comunità collabora con le attività pastorali della Diocesi secondo le varie richieste, senza compromettere la vita fraterna.

Arte

Il convento di Spello è sorto, negli anni ’20 del ‘600, intorno alla chiesa romanica di S. Severino d’impianto a croce latina ed ancora corredata di un rosone lapideo datato 1180. Con l’arrivo dei cappuccini l’antico ingresso principale del tempio è stato tamponato ricavando il coro dotato di dossali del 1792. L’ingresso é stato diviso dall’aula da una macchina d’altare (in legno dipinto) su cui, all’incirca nel 1700, ha trovato posizionamento l’Adorazione della Trinità attribuita a Giacinto Boccanera. Quest’opera é andata a sostituire la Madonna con il Bambino e i santi Francesco d’Assisi e Onofrio che, proveniente dall’antico insediamento cappuccino di Spello (chiesa di S. Onofrio), è stata licenziata da Durante Alberti nel 1595 (ora sistemata nel braccio sinistro). Allo stesso Alberti appartiene, posta nel braccio destro, la pala della Madonna con il Bambino e santi originariamente collocata sull’altare maggiore della soppressa chiesa di S. Antonio abate di Assisi. Della bottega dell’Alberti è una Visione di S. Felice da Cantalice nel coro. Da segnalare, nella chiesa, sono anche elementi decorativi fissi precedenti all’arrivo dei cappuccini (pittura murale con S. Michele arcangelo del XIV secolo) e novecenteschi (pitture murali sulla volta degli anni ’30), così come i manufatti lignei posti ad arredamento della sagrestia tra cui un armadio della metà del XVII secolo circa.