Viale Cappuccini, 7  
06049 Spoleto (PG)

0743 223416

ORARIO SANTE MESSE

Festivi: 09:00

Feriali: 07:30

La Storia

I frati cappuccini abitarono fin dal 1535 il conventino di S. Anna, (sul pendio del monte Patrico), reso famoso dalla presenza di uno dei primi cronisti del nostro Ordine, il noto P. Bernardino da Colpetrazzo († 1594), che vi fu eletto più volte superiore, e di S. Giuseppe da Leonessa. L’attuale convento fu fondato nel 1570 in località Colleattivoli. La chiesa è dedicata alla B.V.M. Immacolata di Lourdes. Chiuso per la soppressione napoleonica e riaperto nel 1814, fu di nuovo soppresso nel 1866. Grazie alla generosità della famiglia dei Conti Pianciani, fu riscattato e di nuovo offerto ai frati. Per molti anni e fino al 1961, fu sede dello Studio Filosofico. Dal 1701 al 1907, dietro invito del vescovo diocesano e del clero locale, i cappuccini ebbero l’incarico di spiegare la Sacra Scrittura nel Duomo (Scritturale). Dal 1908 i frati prestano servizio religioso nell’Ospedale Civile. L’ala del convento comprendente cucina, refettorio, cantina e abitazione dei frati venne ricostruita nel 1967. Negli ultimi anni il Convento è stato sede del Pre-postulato provinciale e poi del Postulandato interprovinciale. Dal settembre 2009 al settembre 2014 è stata casa di formazione del Post-Noviziato interprovinciale dell’Italia centrale.

Arte

Il convento, avvolto nella natura a pochi passi da Spoleto, risulta essere per la maggior parte frutto di una ricostruzione novecentesca, intervento questo che ha tra le altre cose portato ad un allargamento degli spazi. La piccola chiesa conventuale é a navata unica. Ad essa si accede da un portico in antico caratterizzato da una cappellina con un affresco della Crocifissione dei primi del XVII secolo, oggi inglobato all’interno del tempio. La chiesa mantiene tuttavia ancora tipiche linee cappuccine con il coro e due cappelle che scandiscono la parete sinistra. Le cappelle sono provviste di altari abbelliti da paliotti settecenteschi in cuoio dipinto rappresentanti, entro una decorazione fitomorfica, uno la Visione di S. Felice da Cantalice, l’altro S. Fedele da Sigmaringen e S. Lorenzo da Brindisi. Attualmente l’altare maggiore è dotato di una tela con la Visione di S. Felice da Cantalice di ambito umbro della fine del XVII secolo (proveniente da un altare laterale e rifornita di una cornice lignea intagliata), oltre che di un tabernacolo, del 1897, disegnato da padre Serafino da Trevi sulla falsariga di quelli cappuccini antichi. In sagrestia, insieme ad un armadio della metà del ‘600, troviamo invece un imponente dipinto degli inizi del ‘700 dedicato a S. Giuseppe da Leonessa. Annesso alla sagrestia, infine, è il locale lavatoio contraddistinto da uno dei lavabi lapidei (di fine ‘600) più interessanti tra quelli attualmente disponibili nei conventi cappuccini dell’Umbria.