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Il Convento

Il Convento dei Frati Minori Cappuccini di Sulmona é intitolato a San Francesco di Paola.  La chiesa é colma di pregevoli affreschi e dipinti che raccontano la vita del santo, fondatore dell’Ordine dei Minimi. La chiesa ospita l’omonima parrocchia.  Alle attività di catechismo, si affianca la presenza del Gruppo di Preghiera di Padre Pio, dell’Azione Cattolica e dell’Ordine Francescano Secolare.

La Storia

Il primo “luogo” cappuccino fu fondato a Sulmona nel 1550 a circa tre chilometri dalla città, presso la chiesetta di Santa Maria della Croce denominata poi “Incoronata”. Il convento però fu lasciato tra il 1658 e il 1660 a causa del clima insalubre. Nel 1660 i frati già abitavano un nuovo convento, costruito più vicino alla città, ante Portam Latinam, con la chiesa dedicata a San Giovanni apostolo ed evangelista (ancora oggi quella zona urbana è chiamata “I Cappuccini”). In esso furono celebrati ben otto capitoli provinciali. Con la soppressione del 1866 il convento passò al demanio, mentre la chiesa fu servita dai nostri frati fino al 1885 e poi lasciata. Per essa i “fratelli marangoni” avevano realizzato nel 1737 l’altare maggiore con tipico tabernacolo ligneo e altari laterali, il tutto ancora conservati in loco. Riuscite infruttuose tutte le pratiche per riaprire il convento di San Giovanni, nel 1885 i cappuccini si stabilirono fuori Porta Napoli presso la chiesa di San Francesco di Paola, già dei Minimi, comprando con l’aiuto di benefattori l’attiguo monastero cadente, la cui fondazione viene fatta risalire agli anni 1620-1662. Nella nuova sede fu celebrato il capitolo provinciale del 21 maggio 1897, che rielesse Ministro Provinciale P. Giuseppe Incani da Sulmona. La struttura conventuale nel 1903 constava di due ali – una a mezzogiorno e una a levante – e di due piani. Solo nel 1906 il vescovo di Sulmona, Mons. Nicola Iezzoni, affidò ai frati cappuccini la cura pastorale della chiesa di San Francesco di Paola, che precedentemente veniva officiata da un cappellano del clero della “Tomba”, al quale erano succeduti i cappuccini Alessio da Introdacqua e Giuseppe da Sulmona su incarico annuale da parte del vescovo (custode della chiesa era un eremita). Dal 1933 al 1962 il convento San Francesco di Paola fu sede di un seminario serafico, per le cui esigenze furono eseguiti a più riprese adattamenti e ampliamenti dei locali con maggiorazione del sito circostante per uso orto. Il 24 marzo 1956 S. E. Mons. Luciano Marcante affidò pleno jure ai cappuccini d’Abruzzo una nuova parrocchia eretta nella chiesa di San Francesco di Paola, dove in tempi successivi furono realizzate opere varie: un battistero in marmo (1958), un nuovo campanile di mt. 30 e ampie sale parrocchiali (1966), il presbiterio “conciliare” con nuovo altare e tabernacolo in bronzo (1975). Per le attività ricreative di ragazzi e giovani intorno al 1985 fu realizzato nell’area del convento un campo di calcetto. Anche l’ex foresteria, all’ingresso del convento, fu ampliata e ristrutturata per accogliere una scuola materna (1972) e poi un piccolo centro diurno per anziani. Nel 1973 i locali dell’ex seminario serafico venivano concessi in uso a un Centro per poliomielitici, che vi è rimasto attivo fino al 1991. Nei due anni successivi sono stati rifatti i tetti dell’intera struttura ed é stata realizzata la copertura del terrazzo all’ultimo piano. Il 2 gennaio 1974 un vasto incendio distrusse il coro ligneo dei frati affiancato al presbiterio e, nel coro, un quadro di grandi dimensioni, raffigurante la crocifissione.

Arte

La chiesa, fatta eccezione per gli interventi di epoca recente, conserva le linee architettoniche ed opere pregevoli realizzate tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800, cioè dopo il violento terremoto del 1706 che tanta distruzione aveva causato alla città di Sulmona. A riprova di ciò l’iscrizione posta al di sotto della tribuna dell’organo che data all’A.D. 1876 la completa ristrutturazione della chiesa. La chiesa é dedicata a San Francesco di Paola.

San Francesco di Paola nacque nel 1416 a Paola in Calabria. Già da piccolo ebbe vari problemi di salute, ma in più occasioni, grazie alle intense preghiere della mamma, fu miracolosamente guarito. A dodici anni iniziò il suo profondo cammino di fede accolto dai frati minori. In seguito fondò l’Ordine dei Minimi. La sua vita di penitenza, amore e lavoro apostolico fu coronata di numerosissimi prodigi celesti e miracoli. I frati dell’Ordine dei Minimi si insediarono a Sulmona nei primi anni del 1600. Pian piano, grazie e varie donazioni e opere, nel 1620 fondarono il Monastero dei P.P. Paolotti. Edificarono la Chiesa sotto il titolo di San Francesco di Paola proprio dove ne esisteva un’altra dedicata a S. Maria delle Grazie che venne abbattuta per tale circostanza. Oggi la Chiesa é colma di pregevoli affreschi e dipinti. I pregevoli affreschi che raccontano la vita di San Francesco di Paola sono opera del maestro Vincenzo Conti di Sulmona, pittore del XVIII secolo. Sono stati realizzati a partire dal 1818. Gli affreschi che ricordano i miracoli più noti del santo di Paola sono disposti sulle pareti a destra e a sinistra dell’ingresso, su quelle nel transetto, nell’abside e nelle volte della navata centrale e del catino absidale. Nel transetto su pareti opposte vi sono due pale d’altare, che rappresentano la Madonna del Rosario e San Francesco d’Assisi. Le due pale sono datate 1948 e sono opera del pittore U. Catalani da L’Aquila. C’é da citare anche il dipinto posto nella prima cappella della navata sinistra. Realizzato nel 2000, raffigura San Pio da Pietralcina ed é opera del maestro Nunzio Di Placido di Sulmona. San Pio ha lo sguardo rivolto al Cielo ed é inserito in un paesaggio tutto sulmonese. Nello sfondo si nota la Chiesa della Madonna dell’Incoronata, Pacentro, con le torri del castello e la catena innevata della Majella. Pregevoli affreschi da poter definire miniature, attribuibili sempre a Vincenzo Conti, sono nella parte alta delle prime cappelle delle navate laterali. Un’immagine é posta nella prima cappella di destra e rappresenta San Panfilo, protettore della città di Sulmona. Un’altra immagine é posta nella prima cappella di sinistra e rappresenta San Filippo Neri. All’interno della chiesa sono presenti diverse iscrizioni. Le osserviamo sull’arcata che divide la cupola dalla volta della navata centrale, sull’Altare maggiore, sulle nicchie all’interno dell’abside, sulla Pala della Madonna del Rosario e sulla Pala di San Francesco d’Assisi. La grande santità di Francesco da Paola e la bellezza della chiesa con i suoi affreschi imprimono nel cuore la dimensione del bello ed una elevata spiritualità. Le presenti informazioni sull’arte a San Francesco di Paola sono tratte dal libro “San Francesco di Paola. Ad un passo dal Cielo” di Gaetano Rocco Pagone, dedicato alle opere artistiche ed al ciclo di affreschi sulla vita e i miracoli del santo che adornano la chiesa.