Convento Santuario Parrocchia Madonna dei Sette Dolori

Largo Madonna dei Sette Dolori, 4
65125 Pescara (PE)

085 412642 (Convento)
085 413234 (Parrocchia)

ORARIO SANTE MESSE

Orario estivo
Festivi: 06:30, 08:00, 09:30, 10:45, 12:00, 18:30, 20:00
Prefestivi: 06:00, 09:00, 18:30, 20:00
Feriali: 06:00, 09:00, 18:30, 19:30

Orario invernale:
Festivi: 06:30, 08:00, 09:30, 10:45, 12:00, 18:30, 20:00
Prefestivi: 06:00, 09:00, 17:30, 20:00
Feriali: 06:00, 09:00, 17:30, 19:30

La Storia

Nella prima metà del secolo XVII i frati cappuccini ebbero a Pescara il loro “luogo” originario con chiesa intitolata a San Giuseppe, Sposo di Maria Vergine. É del 5 ottobre 1631 una lettera del Vescovo di Penne e Atri, il quale incoraggiava il Ministro Provinciale, P. Francesco da Castagna, ad iniziare i lavori di costruzione, che furono portati a termine in poco tempo. Nell’antico convento, ubicato fuori della fortezza di Pescara oltre il fiume, nella zona di Castellamare ove oggi è l’ospedale civile, furono celebrati i capitoli provinciali del 1646, 1652, 1690, 1754Chiuso per la soppressione napoleonica nel 1811, esso venne riaperto nel 1819. Di nuovo soppresso nel 1866, fu definitivamente lasciato dalla comunità religiosa: solo un frate rimase per il servizio della chiesa fino al 1880. Convento e chiesa sono stati poi cancellati dallo sviluppo urbanistico di Pescara. Sull’altare maggiore era collocato un tabernacolo ligneo del 1755, tipico manufatto dei “marangoni”, attualmente conservato nella Basilica-Santuario della Madonna dei Sette Dolori in Pescara Colli.  Qui i cappuccini hanno trovato una sede a partire dai primi anni quaranta del secolo XX.

Negli Annali FF. MM. Cappuccini d’Abruzzo – fasc. VI 1941, p. 30 – si legge:

In Pescara Colli – Santuario dei Sette Dolori – previo consenso di S. E. Mons. Carlo Pensa, Vescovo di Penne ed Atri, rilasciato in data 24 ottobre 1941, è stata aperta una nuova residenza, dipendente dal Convento di Manoppello. Due religiosi, il P. Alberto da Istonio e F. Concezio da Vallerotonda vi si sono installati e coadiuvano il Parroco nel servizio spirituale di quella importante Parrocchia.

I due frati su ricordati entrarono ufficialmente nel santuario-parrocchia l’8 dicembre 1941.
Passata la seconda guerra mondiale – che provocò disagi e danni anche al santuario dei Colli – la comunità dei frati crebbe di numero. Dietro rinunzia fatta dall’arciprete parroco D. Cetteo Iacone, l’Amministratore Apostolico della diocesi, Mons. Vincenzo Gilla Gremigni affidò il santuario-parrocchia all’Ordine dei Cappuccini con speciale convenzione dell’8 dicembre 1948 e successivo rescritto della Santa Sede in data 9 febbraio 1949. Intanto in forza di un rescritto ottenuto dalla Santa Sede rilasciato già il 23 marzo 1942, si avviavano i lavori per la costruzione di un nuovo convento con annesso un seminario serafico, che nel novembre del 1951 accolse i primi ragazzi provenienti dal seminario serafico di Sulmona.  Con la presenza di una numerosa comunità cappuccina l’attività pastorale della parrocchia-santuario andò intensificandosi negli anni.  Nel giugno del 1959 fu celebrato nel convento di Pescara Colli il 132° Capitolo Provinciale dei Cappuccini d’Abruzzo, sotto la presidenza del Ministro Generale fr. Clemente da Milwaukee.  Il seminario serafico, dopo anni di bella fioritura, risulta forzosamente chiuso nell’estate del 1977 a seguito della generale crisi di vocazioni. Il grande convento, recentemente ristrutturato per l’abitazione dei frati (1995-98), ospita anche il Centro regionale dell’OFS e della Gi.Fra assistito dai cappuccini. Nell’autunno del 2001 parte del convento è stata destinata ad accogliere l’infermeria provinciale.  Dal 1° maggio 1952 al 1965 il santuario-parrocchia pubblicò il bollettino L’Eco del Santuario di Pescara Colli, poi sostituito fino al 1968 da La Madre di Dio, periodico delle Edizioni Paoline che riservava al santuario di Pescara Colli le quattro facciate di copertina.

Da Santuario a Basilica

L’apparizione della Madonna dei Sette Dolori risale alla fine del XVI secolo o agli inizi del XVII secolo. Nel luogo ove sorge l’attuale Santuario, oggi Largo Madonna, vi era una folta foresta di querce dove spesso i contadini conducevano al pascolo il loro gregge. In un giorno imprecisato, in mezzo ai cespugli, “apparve”, dipinta su una pietra, la scena della Deposizione dalla Croce: la Madonna, con sette spade conficcate nel cuore e sulle ginocchia il corpo esanime del Figlio Gesù. Ad un primo smarrimento, seguì la certezza che si trattava di un evento straordinario per cui fu deciso di portare l’immagine in una modesta cappella (luogo abituale di culto) sita in Colle Ruscitelli (odierna contrada De Jacobis), ove, dietro consultazioni, era stato stabilito di erigere una chiesa. Ma il mattino successivo si verificò un nuovo e strabiliante evento. Infatti, ai molti curiosi recatisi sul luogo dell’apparizione per rendersi conto dell’accaduto, l’immagine appariva nel suo posto primitivo, nella identica posizione del giorno avanti. Si credette ad uno scherzo e pertanto, a sera, il dipinto fu ricollocato al suo posto nella cappella. L’indomani, però, ci si trovò di fronte allo stesso fatto prodigioso. L’immagine fu ricondotta di nuovo nella cappella e furono prese più sicure e severe precauzioni, ispezionando ogni angolo, assicurando per bene porte e finestre e ponendovi una guardia notturna. Ma fu tutto vano: gli attenti guardiani, al mattino, insieme a tutto il popolo, dovettero constatare il misterioso ritorno dell’immagine nel luogo primitivo. Ed era evidente il segno della predilezione della Madonna verso quel luogo. In breve tempo fu eretta una cappella con un altare su cui posero l’immagine. Vi eressero una cupola dove sistemarono una campana, che fu successivamente (1888) collocata sull’odierna torre campanaria e precisamente nel finestrone rivolto verso il mare. Il 26 novembre 1665 (giorno in cui si tenne il primo battesimo) fu istituita dal vescovo Raffaele Esuberanzio la Parrocchia con il titolo “Santa Maria dei Sette Dolori”. In seguito fu progettato e realizzato un nuovo e più grande Santuario che, probabilmente, ha inglobato la primitiva e piccola cappella. L’attuale Santuario venne consacrato ufficialmente il 30 maggio 1757 dal vescovo di Penne e Atri, Mons. Gennaro Fezzelli.

 

Il miracolo della pioggia

Un nuovo e singolare fatto contribuì a sviluppare la devozione, già tanto viva, verso la Madonna dei Sette Dolori: per la siccità che imperversava sulle campagne della zona, i fedeli invocarono l’intercessione di Maria, la cui immagine prodigiosa fu portata i processione per alcuni giorni. Il 12 maggio, mentre si dirigeva verso il mare, piovve abbondantemente ed i raccolti furono salvi. Ogni anno, a ricordo della benefica acqua ottenuta per intercessione della Madonna, il 12 maggio si celebra la giornata del ringraziamento.

 

L’affidamento del Santuario ai Frati Minori Cappuccini

Il 20 giugno 1948 l’Arciprete Jacone rinuncia al suo incarico di Parroco e Mons. Vincenzo Gremini, allora Vescovo di Teramo ed amministratore Apostolico di Penne ed Atri, consegnava la nomina di Vicario-Economo a Padre Alberto Mileno da Vasto. L’8 dicembre 1948 il Santuario veniva affidato dalla Santa Sede all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Il 6 marzo 1949 Padre Alberto da Vasto fu nominato Parroco della “Parrocchia della Madonna dei Sette Dolori”, anno in cui Mons. Benedetto Falcucci divenne primo vescovo della nuova Diocesi di Penne-Pescara.

 

Elevazione del Santuario a Basilica

Il 3 dicembre 1952 il Santo Padre Pio XII proclamava in perpetuo la Madonna dei Sette Dolori celeste Patrona della Diocesi di Penne-Pescara. Desiderando che questo Santuario mariano accrescesse la sua importanza, per poterne propagare di più il culto, dietro istanza del Vescovo Benedetto Falcucci prima, e per interessamento dell’Arcivescovo Antonio Jannucci poi, con decreto del 16 gennaio 1959 del Santo Padre Giovanni XXIII, si eleva la chiesa, consacrata a Dio in onore della Beata Vergine Maria dei Sette Dolori, alla dignità di Basilica Minore.